Gli integratori alimentari VOTI: 8 nei casi di carenze alimentari; 4 nell'alopecia androgenetica
In commercio ci sono moltissimi tipi di integratori “rinforzanti” le chiome. Sono davvero utili?
Va detto che in generale non sono indispensabili perché gli italiani introducono già, durante i pasti, le proteine e le vitamine utili alla salute dei capelli.
Il discorso cambia per l'implementazione dei minerali, come il ferro, lo zinco ed il magnesio , elementi che possono essere davvero carenti nella dieta. E sono numerose le donne che trascurano la propria alimentazione. I capelli risentono di diete errate e fumo di sigaretta, oppure si indeboliscono in particolari periodi dell'anno, come in primavera ed in autunno, dopo la gravidanza o una semplice febbre influenzale.
In questi casi può risultare utile l'uso di integratori a base di cistina e aminoacidi solforati , contenenti anche vitamine e minerali antiossidanti ed antiradicali liberi come la vitamina A, B5 e microelementi.
Cosa ne pensa la professoressa Tosti? “Nonostante siano di libera vendita gli integratori vanno assunti solo sotto controllo medico e in caso di reale carenza , che si dimostra con gli esami del sangue. Sono dunque utili nell'aumentata caduta dei capelli e in questo caso il mio voto è 8. Risultano invece inutili nei casi di calvizie androgenetica calvizie, per la quale voto 5.
I cibi anticalvizie
Se non si hanno carenze particolari e accertate dallo specialista, ci sono alcuni alimenti ai quali il gentil sesso non deve rinunciare per mantenere le chiome forti e lucenti.
Sono i cibi ricchi di vitamine , C e del gruppo B (frutta e verdure fresche, pasta, pane e riso integrali), proteine solforate (uova, carne e pesce), sali minerali , rame, zinco e magnesio (carne e pesce). Infine assumere latte e yogurt, contenenti calcio e minerali.
ERBE:
Le erbe, da assumere sia come tisane che come infusi da passare fra i capelli, generalmente non svolgono alcuna azione anti-calvizie. Ma alle erbe classiche a noi note negli ultimi anni si sono affiancate nuove piante , soprattutto di origini esotiche, alle quali sarebbero associate molteplici azioni anti-caduta dei capelli. Sono in vendita soprattutto in internet. Ecco il giudizio della dermatologa sulle ultime arrivate.
SAW PALMETTO – voto 5
Il nome latino della pianta è Serenoa repens. L'estratto è proposto come un'alternativa naturale o un supplemento al trattamento farmacologico anticalvizie. Alcuni studi hanno infatti dimostrato che gli estratti contengono fitoestrogeni e svolgono un'azione ormono-simile, efficace anche sulla calvizie. Antonella Tosti precisa: “Le valutazioni ad oggi sono scarse e l'efficacia è dubbia”.
TE' VERDE – voto 5
Le virtù del tè verde sono decantate soprattutto per l'attività antiossidante ed antinvecchiamento. Il composto contiene infatti composti antiossidanti per eccellenza. Dalle mille virtù per la salute e la bellezza all'uso come anti-caduta dei capelli il passo è breve.
E' l'efficacia? Risponde Antonella Tosti: “Non ci sono studi che dimostrano l'efficacia del tè verde nella calvizie”.
ALOE VERA - voto 4
Dalla pianta africana si ricavano i principi attivi che sembrano possedere capacità protettive. Quale efficacia nel rallentare la debolezza delle chiome? Risponde l'esperta: “Il gel di aloe vera è usato in tutto il mondo per le proprietà protettive e riparative della pelle. Ma è del tutto inefficace sui bulbi piliferi”.
ACETO e LIMONE - voto 4
Utilissimi dopo lo shampoo, versati sulle chiome durante l'ultimo risciacquo, riducono il pH e rendono il capello più lucido e pettinabile. “Ma non svolgono invece alcuna azione anti-caduta né preventiva” – spiega Tosti.
SHAMPOO E MASCHERE ANTI-CADUTA – voto 4
“Non esistono shampoo che rallentano la caduta dei capelli” - afferma la professoressa Tosti. “Gli shampoo medicati sono invece utili per combattere le differenti dermatiti che possono accompagnare la calvizie e peggiorarla”. Come la dermatite seborroica che causa l'infiammazione del cuoio capelluto e quindi indirettamente sembrerebbe accentuare la calvizie.
Fra i tensioattivi detergenti alla base degli shampoo quali sono da preferire in presenza di chiome deboli? Risponde la Tosti : “I tensioattivi più delicati come gli anfoteri , non di certo il sodiolaurilsolfato”.
Fra i molti ingredienti i catrami vegetali sono tornati in auge. Ma sono davvero efficaci per prevenire la calvizie? “Assolutamente no” – risponde la professoressa Tosti.
Esistono in commercio perfino maschere e balsami da usare in caso di capelli deboli e calvizie. Che fanno? “Migliorano la lucentezza e la pettinabilità del capello ma non diminuiscono la caduta dei capelli” – conclude l'esperta.

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